19 gennaio 2001
Giuseppe Prato detto Pino, di anni 46, caporeparto in un’industria dolciaria, raggiunto il bagno del quinto piano nel reparto di Neurologia, afferra il figlio Laerte, di anni 11, lo lancia dalla finestra e si getta a sua volta nel vuoto (la moglie Irma era ricoverata per una sospetta meningite, stavano per dimetterla ma lui temeva che le restassero pochi giorni di vita, convinto che avesse un tumore, terrorizzato dagli ospedali per via del figlio nato con una malformazione cardiaca e operato già due volte
Giuseppe Prato detto Pino, di anni 46, caporeparto in un’industria dolciaria, raggiunto il bagno del quinto piano nel reparto di Neurologia, afferra il figlio Laerte, di anni 11, lo lancia dalla finestra e si getta a sua volta nel vuoto (la moglie Irma era ricoverata per una sospetta meningite, stavano per dimetterla ma lui temeva che le restassero pochi giorni di vita, convinto che avesse un tumore, terrorizzato dagli ospedali per via del figlio nato con una malformazione cardiaca e operato già due volte. All’ospedale ”Santissima Annunziata” di Savigliano vicino Cuneo alle 19.40 di lunedì 3 febbraio).