22 gennaio 2001
Infine, e per soddisfare completamente (speriamo) il lattaio dell’Oklahoma. Pannella aveva proposto un referendum per l’abolizione della quota proporzionale (il famoso 25 per cento) della legge elettorale
Infine, e per soddisfare completamente (speriamo) il lattaio dell’Oklahoma. Pannella aveva proposto un referendum per l’abolizione della quota proporzionale (il famoso 25 per cento) della legge elettorale. Se la Corte Costituzionale avesse ammesso al voto anche questo referendum, la Bicamerale sarebbe stata praticamente inutile: il Paese avrebbe votato sì all’abolizione della quota proporzionale e saremmo entrati nella nuova era maggioritaria. Perché la Corte ha bocciato quel referendum? Perché esso avrebbe determinato un vuoto legislativo, cioè per un certo periodo di tempo - in caso di vittoria del sì - l’Italia si sarebbe addirittura trovata senza legge elettorale. Allora l’onorevole Rebuffa, di Forza Italia, ha presentato una legge in cui si dice che un testo abrogato per referendum resta tuttavia in vigore fino a che non si approva la nuova legge. Perciò l’anno prossimo la Corte non avrà più argomenti per respingere un’eventuale, nuova richiesta di referendum ed è per questo che il Pds vota adesso a favore della Rebuffa: perché se la legge Rebuffa passa, Bertinotti potrà essere tenuto costantemente sotto pressione durante i lavori della Bicamerale («è inutile che fai tanto ostruzionismo, caro Fausto, tanto l’anno prossimo andiamo al referendum»). Sono le tattiche e le strategie della politica, che tentiamo - per quanto possibile - di spiegare e raccontare. Lattaio dell’Oklahoma, facci sapere se stavolta ci siamo capiti.