La Stampa, 06/06/1994, 6 giugno 1994
Subito dopo mi passò a dieci centimetri un signore. Se fosse stata una donna, sarebbe morta. A quell’ora la vittima poteva essere solo una donna (così aveva stabilito la tombola, ndr)
Subito dopo mi passò a dieci centimetri un signore. Se fosse stata una donna, sarebbe morta. A quell’ora la vittima poteva essere solo una donna (così aveva stabilito la tombola, ndr). Poi siamo andati a bere a una fontana di calle de Becares. Alla fermata del bus abbiamo visto un uomo seduto. Era una vittima quasi perfetta. Aveva una faccia da idiota, l’aspetto soddisfatto e un orecchio tappato da un walkman. Ma era un uomo. Ci siamo seduti vicino a lui. Qui la storia divenne quasi irreale. Quel signore cominciò a parlare allegramente con noi. Ci raccontò la sua vita. Gli abbiamo risposto di andarsene a casa. Il mio compagno mi guardò con aria interrogativa, ma io mi rifiutai di ucciderlo. Arrivò il bus e il signore se ne andò con lui (...). Una vecchietta che era scesa a gettar via l’immondizia ci sfuggì per un minuto, e così due coppiette (maledetta mania di accompagnare le donne a casa!). Saranno le quattro e un quarto, a quest’ora comincia il turno degli uomini.