La Stampa, 06/06/1994, 6 giugno 1994
Il giorno dopo ho pensato alla possibilità che la polizia ci scoprisse. L’orologio, il pezzo di guanto erano contro di noi
Il giorno dopo ho pensato alla possibilità che la polizia ci scoprisse. L’orologio, il pezzo di guanto erano contro di noi. Un altro punto debole era che quello mi aveva lasciato pieno di ferite. Ho raccontato tutto a un nostro futuro aiutante, con i nostri stessi ideali, ma senza il mio sangue freddo. I telegiornali non hanno dato la notizia, ma i giornali sì. ”El Pais”, per la precisione. Diceva che gli avevano dato sei pugnalate tra il collo e lo stomaco (eh, eh, eh). Diceva anche che era il secondo cadavere trovato nella zona che aveva ricevuto 70 coltellate (che bestie che sono, la gente!), e che il delitto era avvenuto verso l’una (che balla, a quell’ora stavo giocando con un mio amico al computer. Un alibi perfetto). Poveretto. Non meritava quel che gli è successo. È stata una disgrazia. Cercavamo adolescenti, non poveri operai lavoratori, alla fine, la vita è davvero vile. Ho calcolato che ci sono 30 possibilità su cento che la polizia mi prenda. Se non finisce così la prossima volta toccherà a una ragazza e lo faremo molto meglio.