22 gennaio 2001
Carlo Fara, di anni 51, commerciante, non paga da anni e anni un debito di qualche decina di milioni, il creditore è l’impresario Luigi Piras, di anni 57, il quale a un certo punto ricorre al giudice e ottiene - dopo la solita trafila - che l’ufficiale giudiziario vada a casa del debitore per sequestrargli quanto necessario a rifondere la somma, e con gli interessi; si avviano dunque in tre, il Piras, sua moglie Maria Margherita Francello di anni 35, e questo ufficiale giudiziario il cui nome non è stato reso noto; giungono in casa del Fara e, una volta che questi li ha fatti accomodare, si siedono in salotto, l’ufficiale cominciando l’inventario dei beni, con tanto di taccuino e guardandosi intorno, il Fara osservandolo pallido ed emozionato e, si direbbe, disperato, tanto che chiede a un certo punto di andare di là, cosa che gli viene subito concessa, egli va effettivamente di là e, tornato di qua, ecco che ha un fucile in braccio ed essendosi la coppia di creditori alzata di colpo perché a un tratto consapevole di quanto stava per accadere, la stende mentre fugge, tanto che i carabinieri ne troveranno i corpi riversi non sul divano dove marito e moglie s’erano accomodati in attesa del denaro, ma sul pavimento dell’ingresso, non lontani dalla porta che avevano tentato di raggiungere (Arbatax, provincia di Nuoro, in via Parigi, alle tre del pomeriggio di giovedì)
Carlo Fara, di anni 51, commerciante, non paga da anni e anni un debito di qualche decina di milioni, il creditore è l’impresario Luigi Piras, di anni 57, il quale a un certo punto ricorre al giudice e ottiene - dopo la solita trafila - che l’ufficiale giudiziario vada a casa del debitore per sequestrargli quanto necessario a rifondere la somma, e con gli interessi; si avviano dunque in tre, il Piras, sua moglie Maria Margherita Francello di anni 35, e questo ufficiale giudiziario il cui nome non è stato reso noto; giungono in casa del Fara e, una volta che questi li ha fatti accomodare, si siedono in salotto, l’ufficiale cominciando l’inventario dei beni, con tanto di taccuino e guardandosi intorno, il Fara osservandolo pallido ed emozionato e, si direbbe, disperato, tanto che chiede a un certo punto di andare di là, cosa che gli viene subito concessa, egli va effettivamente di là e, tornato di qua, ecco che ha un fucile in braccio ed essendosi la coppia di creditori alzata di colpo perché a un tratto consapevole di quanto stava per accadere, la stende mentre fugge, tanto che i carabinieri ne troveranno i corpi riversi non sul divano dove marito e moglie s’erano accomodati in attesa del denaro, ma sul pavimento dell’ingresso, non lontani dalla porta che avevano tentato di raggiungere (Arbatax, provincia di Nuoro, in via Parigi, alle tre del pomeriggio di giovedì).