Benedetta Gentile su Il Sole 24-Ore del 21/1/2001 a pagina 26., 21 gennaio 2001
Lo scrittore Charles Dickens usava leggere brani delle sue opere di fronte a migliaia di persone. Le cronache dell’epoca riferiscono che era dotato di un potere ipnotico e riusciva a trasformare le sue mani «in un’intera compagnia teatrale, che interpretava i ruoli dei suoi romanzi»
Lo scrittore Charles Dickens usava leggere brani delle sue opere di fronte a migliaia di persone. Le cronache dell’epoca riferiscono che era dotato di un potere ipnotico e riusciva a trasformare le sue mani «in un’intera compagnia teatrale, che interpretava i ruoli dei suoi romanzi». Pare che a Liverpool rimanessero fuori dalla porta tremila persone (a Boston, invece, una volta la coda per comprare il biglietto raggiunse quasi un chilometro). La lettura pubblica sta tornando di moda nei festival letterari e nelle librerie. Alcuni scrittori amano leggere brani di romanzi non ancora finiti. La scrittrice A. L. Kennedy: «Leggendo si può capire che cosa funziona e che cosa no». Ian McEwan, da qualche anno, propone al festival di Hay stralci dei suoi romanzi almeno un anno prima della pubblicazione.