Claudio Rendina sulla Repubblica del 21/1/2001 a pagina VI., 21 gennaio 2001
Nell’891 il duca Guido di Spoleto fu incoronato Imperatore nella basilica di San Pietro da Papa Stefano V: alla sua morte, la moglie Ageltrude si trasferì a Roma e cominciò a comportarsi da tiranna
Nell’891 il duca Guido di Spoleto fu incoronato Imperatore nella basilica di San Pietro da Papa Stefano V: alla sua morte, la moglie Ageltrude si trasferì a Roma e cominciò a comportarsi da tiranna. Papa Formoso, stufo delle imposizioni dell’«arpia» (la quale pretendeva che il pontefice incoronasse suo figlio Lamberto imperatore), chiese aiuto ad Arnolfo di Carinzia, re di Germania. Ageltrude allora fomentò una rivolta popolare: Formoso fu rinchiuso a Castel Sant’Angelo e ci restò fino a quando re Arnolfo non riuscì a riconquistare Roma, costringendo la donna a liberare il pontefice e ad abbandonare la città. Nell’896, il re venne incoronato imperatore dal papa, ma un mese dopo fu costretto da una paralisi a tornare in Germania. Ageltrude ritornò a Roma, papa Formoso morì avvelenato e come successore fu eletto Stefano VI, un protetto della tiranna. Questa ordinò che il cadavere di Formoso venisse riesumato e processato. Il processo si svolse nel febbraio dell’897 nella basilica di San Giovanni in Laterano, in presenza di Ageltrude, di Stefano VI, dei cardinali e dei vescovi. Il cadavere fu rivestito coi paramenti pontifici e messo a sedere su un trono nella sala del concilio. Accanto a lui un diacono, con il compito di difenderlo dall’accusa di aver usurpato il soglio pontificio (essendo già vescovo di Porto, infatti, Formoso non avrebbe potuto essere anche vescovo di Roma). Fu riconosciuto colpevole e condannato alla dannazione. Alla mummia vennero strappati di dosso i paramenti sacri e amputate le tre dita della mano destra (con cui s’impartisce la benedizione). Il cadavere venne trascinato per le vie di Roma e gettato nel Tevere. Tre giorni dopo fu rinvenuto integro sulla sponda del fiume, e la basilica di San Giovanni crollò. Si gridò subito al miracolo per il primo evento e alla punizione divina per il secondo. Una rivolta popolare portò alla detronizzazione di Stefano VI e al suo strangolamento. Il cadavere di Formoso fu sepolto con tutte le onorificenze da Teodoro II.