Maurizio Viroli sulla Stampa del 20/1/2001 a pagina 25., 20 gennaio 2001
"Innanzitutto, dobbiamo tenere presente che Tex, anticipando le teorie di Vattimo, è un soggetto complesso che raccoglie diverse identità
"Innanzitutto, dobbiamo tenere presente che Tex, anticipando le teorie di Vattimo, è un soggetto complesso che raccoglie diverse identità. Egli è infatti un ranger del Texas e capo bianco della tribù dei Navajos, con il nome di Aquila della Notte. Naturalmente la sua doppia identità gli crea spesso gravi conflitti morali e sofferenze laceranti... Davvero non male per un fumetto che esce in piena guerra fredda quando le divisioni fra ideologie e culture erano, appunto, spesse come cortine di ferro. In secondo luogo Tex è rigorosamente laico... Dio non gli serve; gli basta la sua coscienza. Tex ha letto Bobbio: crede nel governo della legge ma sa anche che a volte è necessario temperare il rigore della legge con il senso dell’equità e con la saggezza... Tex è contro il razzismo anche se i razzisti sono suoi compatrioti del Texas. Quando un caro amico va ad arruolarsi nella milizia contro l’Unione perché ritiene che sia suo dovere di uomo del Texas combattere per continuare la schiavitù, Tex ribatte: ”Cerca un po’ di immaginare cosa proveresti se una banda di razziatori piombassero nel tuo villaggio, lo mettessero a ferro e fuoco e poi vendessero te e i tuoi come schiavi”. Se Kant potesse leggere queste parole, stringerebbe commosso la mano al grande Aquila della Notte" (Maurizio Viroli).