Gianfranco Fabi Il Sole 24 Ore 21/1/2001 pagina 40, 21 gennaio 2001
Secondo gli storici del sigaro, il Toscano nacque per caso, nell’estate del 1815, a Firenze. Nel cortile dell’ex convento di Santa Caterina, la Manifattura Tabacchi aveva accumulato un grande quantità di tabacco Kentucky
Secondo gli storici del sigaro, il Toscano nacque per caso, nell’estate del 1815, a Firenze. Nel cortile dell’ex convento di Santa Caterina, la Manifattura Tabacchi aveva accumulato un grande quantità di tabacco Kentucky. Era un’estate calda e assolata, nessuno avrebbe previsto che nella notte si sarebbe scatenato un diluvio. Le balle di tabacco si inzupparono e il giorno dopo, per il caldo, cominciarono a fermentare. Pur di non perdere il tabacco, il direttore dello stabilimento ordinò di confezionarci sigari, da vendere a basso prezzo sulle bancarelle. Era nato il Toscano. Nel 1932, la rivista «Il Tabacco» si chiedeva come mai quel tipo di sigaro fosse nato proprio in Toscana: «Perché dall’America del Nord, e cioè dal paese della sua maggior dovizia, questo tabacco è dovuto arrivare fino alla Toscana per trovare chi ne traesse un prodotto eccellente? Questo è uno di quei misteri storici che rinunziamo a spiegare o che vorremmo spiegare con la genialità popolare della nostra gente».