Enrico Deaglio, Diario n.10, L’Unit., 25 gennaio 2001
Il parere pro veritate del professor Ugolini venne presentato il 28 giugno 1991 (centoventi pagine, più altrettante di allegati fotografici e diagrammi), ma non venne più discusso
Il parere pro veritate del professor Ugolini venne presentato il 28 giugno 1991 (centoventi pagine, più altrettante di allegati fotografici e diagrammi), ma non venne più discusso. Il processo terminò con la conferma della condanna di primo grado. Nella motivazione, tutto questo tema è risolto in queste righe: ”Sulla identità delle striature presenti sul ”grosso frammento” e sul proiettile intero questa Corte rimanda alle argomentazioni contenute nelle perizie d’ufficio, nella sentenza impugnata e nella memoria depositata dalla parte civile ex art. 145 c.p.p. che tutte le riassume». Però le perizie d’ufficio mai avevano preso neppure in considerazione che i due proiettili fossero stati sparati da armi diverse, e per quanto riguarda la memoria della parte civile, appare ben strano che una Corte, dopo aver bocciato la richiesta di una perizia d’ufficio, prenda poi per buona quella di una parte.