Pap Khouma, Diario n.10, 1997, 26 gennaio 2001
Un mio amico, Omar, si lamentava di ritrovare molto spesso la propria fotografia sui giornali italiani e la propria immagine diffusa alla televisione tutte le volte che si parlava di immigrazione
Un mio amico, Omar, si lamentava di ritrovare molto spesso la propria fotografia sui giornali italiani e la propria immagine diffusa alla televisione tutte le volte che si parlava di immigrazione. Così la prima volta che l’argomento è tornato alla ribalta, sono andato a verificare ed effettivamente su almeno tre quotidiani, c’era la ”faccetta nera” di Omar: (’Corriere della Sera” del 17 novembre 1996; il ”Giorno” del 21 novembre 1996; ”la Repubblica” del 17 novembre 1996). Basta sfogliare i maggiori quotidiani italiani dei mesi scorsi, non importa se di destra o di sinistra, per rendersi conto che quando parlano di immigrati extracomunitari, pubblicano quasi esclusivamente foto di persone nere. E nel 90% dei casi, queste foto sono di senegalesi. Il 15 febbraio 1997, commentando il nuovo disegno di legge, il ”Corriere della Sera” titolava in prima pagina: «Diritto di voto agli immigrati» e la vignetta di Giannelli aveva per soggetto una negra e un negro che dicevano «Ma io dare sgheda bianga!!» ”L’Unità”: «Immigrato cittadino...Flussi regolari, voto, casa e scuola» e a pagina 2 e 3, foto di ragazzi neri, uno dei quali senegalese. ”La Stampa”: «Gli immigrati potranno votare...Ingressi limitati, espulsioni più severe» e l’immancabile foto di un nero a pagina 2. ”Il Giornale” non ha esitato a sparare un commento razzista: «L’Ulivo a caccia di voti in Africa... Per il lavoro l’Italia punta sul nero». E come tutti gli altri accompagna i servizi con la foto di un nero. Tutti sanno che questo disegno di legge riguarda non solo i neri, bensì tutti gli extracomunitari. Perché allora, l’uomo nero, e soprattutto il senegalese, deve simbolizzare l’immigrazione in tutte le situazioni?