Pap Khouma, Diario n.10, 1997, 26 gennaio 2001
Dall’approvazione di un nuovo decreto legge riguardante tutti gli extracomunitari neri, bianchi, gialli alle polemiche sulla microcriminalità diffusa, sulla piaga del lavoro nero, sui clandestini
Dall’approvazione di un nuovo decreto legge riguardante tutti gli extracomunitari neri, bianchi, gialli alle polemiche sulla microcriminalità diffusa, sulla piaga del lavoro nero, sui clandestini... La ”Repubblica” del 17 novembre scorso, pagina 13, titola: »Prefetti, via i clandestini o lo farà la Guardia Padana» e a pagina 2 della cronaca milanese parla di malattia: «Allarme tra gli immigrati. Sta crescendo la Tbc». Tutti e due gli articoli sono corredati da foto di senegalesi, tra cui quella di Omar. ”Il Giorno” e Il ”Corriere della Sera” del 26 novembre ’96 parlano di clandestini e gli articoli sono evidenziati da foto di senegalesi. E ancora il solito Omar in mezzo. Dove non ci sono le foto, le parole ”immigrato”, ”extracomunitario”, ”musulmano” vengono volutamente confusi con nero o negro. A volte gli argomenti trattati non riguardano neanche gli extracomunitari neri. Tra l’estate e l’autunno del 1993 più di dieci donne furono stuprate in diversi luoghi d’Italia. Tra gli stupratori individuati c’erano anche gli immigrati. E ”la Repubblica”, in quell’occasione (mese di ottobre) scriveva di non organizzare la caccia all’uomo nero. Nessuno dei presunti o reali stupratori era nero. Io non credo che questo atteggiamento sia dovuto solo a una questione di presenza numerica, perché i dati ufficiali esistenti, che possono essere consultati da tutti, dimostrano che i neri sono una minoranza nella realtà degli stranieri in Italia. Che cosa nasconde, dunque, un tale accanimento così scorretto e pericoloso? Semplice leggerezza professionale? Senso etico mandato a quel paese? O un razzismo difficilmente soffocato e che torna a galla inconsciamente?