A. Tor. La Stampa 26/1/2001 a pagina 21, 26 gennaio 2001
Secondo i risultati di una ricerca britannica pubblicata sul "British Medical Journal" e condotta dal dottor Marcus Richards della National Survay of Healt and Development, ci sarebbe una connessione tra il peso alla nascita e l’intelligenza di una persona
Secondo i risultati di una ricerca britannica pubblicata sul "British Medical Journal" e condotta dal dottor Marcus Richards della National Survay of Healt and Development, ci sarebbe una connessione tra il peso alla nascita e l’intelligenza di una persona. Dall’analisi di un campione di tremila e novecento inglesi nati nel 1946, è emerso che i neonati che pesano più di due chili e mezzo sono potenzialmente più intelligenti, e ottengono risultati migliori nei test cognitivi che gli sono stati sottoposti a otto, undici, quindici e ventisei anni. Dopo i quarantatre anni di età, però, la differenza tra i nati in sovrappeso e i nati sottopeso diminuisce progressivamente.