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 2001  gennaio 29 Lunedì calendario

Domenico Carlo Pontecorvo, di anni 32, piastrellista disoccupato, avendo ammazzato con una coltellata in pancia Armando Bergamo di anni 57, abbassò i pantaloni al cadavere e sperò che la polizia credesse in una tentata violenza carnale alla sorella Maria Rosa di anni 35 (costei, sposata col perito chimico Giovanni Giordano, e madre di una Vanessa di anni cinque, aveva visto il Bergamo alla tv, nelle vesti di mago Santoro o mago Massimo Delta, mentre prescriveva filtri d’amore e fatture, lo aveva quindi consultato più volte fino ad accumulare debiti per una cinquantina di milioni, ecco perché il Bergamo - in realtà un calabrese che aveva fatto tutta la vita il postino a Rho ed era in pensione da otto anni - s’era recato nella casa di lei, senza immaginare però che il fratello della cliente era lì ad aspettarlo, vennero alle mani in salotto e, dopo la coltellata, Domenico Carlo se lo caricò in spalla con tutti i pantaloni abbassati e scese le scale per andarlo a chiudere nel bagagliaio dell’auto, ma, sorpreso da un vicino nell’androne di casa, dovette consegnarsi

Domenico Carlo Pontecorvo, di anni 32, piastrellista disoccupato, avendo ammazzato con una coltellata in pancia Armando Bergamo di anni 57, abbassò i pantaloni al cadavere e sperò che la polizia credesse in una tentata violenza carnale alla sorella Maria Rosa di anni 35 (costei, sposata col perito chimico Giovanni Giordano, e madre di una Vanessa di anni cinque, aveva visto il Bergamo alla tv, nelle vesti di mago Santoro o mago Massimo Delta, mentre prescriveva filtri d’amore e fatture, lo aveva quindi consultato più volte fino ad accumulare debiti per una cinquantina di milioni, ecco perché il Bergamo - in realtà un calabrese che aveva fatto tutta la vita il postino a Rho ed era in pensione da otto anni - s’era recato nella casa di lei, senza immaginare però che il fratello della cliente era lì ad aspettarlo, vennero alle mani in salotto e, dopo la coltellata, Domenico Carlo se lo caricò in spalla con tutti i pantaloni abbassati e scese le scale per andarlo a chiudere nel bagagliaio dell’auto, ma, sorpreso da un vicino nell’androne di casa, dovette consegnarsi. In via Leopardi 1, San Pietro Cusico, frazione di Zibido San Giacomo, comune di Trezzano sul Naviglio, provincia di Milano. Il primo aprile, intorno alle quattro e mezza del pomeriggio).