Giancarlo Perna, Panorama, n. 13 1997, 29 gennaio 2001
Il consumerismo però tirava e si pensò di continuare il genere, ma con una trasmissione più placida e rotonda
Il consumerismo però tirava e si pensò di continuare il genere, ma con una trasmissione più placida e rotonda. Fu chiamato Lubrano, allora giornalista politico del Tg2, specializzato in interviste amene e confidenziali. Antonio dette vita a Diogene, figlio educato e timoroso di Di tasca nostra. La conduzione di Lubrano era talmente prudente che per darle la sveglia gli fu affiancato Mario Pastore, giornalista grintoso ma un po’ crepuscolare. Tant’è vero che Diogene dalla difesa del consumatore passò a quella degli anziani e di altri gruppi deboli. Però questa è un’altra storia.