Alain Elkann su La Stampa del 29/1/2001 a pagina 15, 29 gennaio 2001
La scrittrice Susan Sontag: «Quando viaggio voglio essere in contatto con più realtà possibile. Mi piace la realtà che non è la mia
La scrittrice Susan Sontag: «Quando viaggio voglio essere in contatto con più realtà possibile. Mi piace la realtà che non è la mia. Diventare vecchio, se non si fa attenzione, è anche un modo per ritornare piccoli. Io invece voglio viaggiare e vedere». «Sono una scrittrice americana, ma molti scrittori stranieri, Tabucchi o Calvino, ad esempio, sono più bravi di me. Sono felice di essere una scrittrice e basta». «Vorrei scrivere ogni giorno. Il mio amico Alberto Moravia scriveva tutti i giorni. Una volta gli ho chiesto: ma cosa succede se mentre stai scrivendo una cosa molto importante ti chiamano a far colazione? Mi ha risposto che avrebbe interrotto e ricominciato l’indomani mattina. Io, invece, scrivo intensamente, ma a sprazzi. Non penso di doverlo fare ogni giorno, ma ammiro chi ci riesce. Ho scritto quindici libri, avrei potuto scriverne quaranta, ma credo in quello che resta, e nel giudizio della posterità».