Silvia Fumarola su la Repubblica del 25/1/2001 a pagina 31, 25 gennaio 2001
Ripresa 24 ore su 24 ore, una famiglia inglese ha accettato di vivere, per tre mesi, come un secolo fa
Ripresa 24 ore su 24 ore, una famiglia inglese ha accettato di vivere, per tre mesi, come un secolo fa. Uno storico si è occupato della ricostruzione della casa: giardinetto con galline, bagno all’aperto, camino, cucina a carbone, lampade a gas, cibi tipici dell’epoca, fogli di giornale al posto della carta igienica, lo spazzolino da denti ha setole di maiale, non c’è dentifricio ma sale o bicarbonato. La famiglia Bowler, mamma, papà e quattro figli, è arrivata nella villetta vittoriana di mattoni rossi a bordo di una carrozza. Come nella trasmissione «Il Grande Fratello», i Bowler hanno un confessionale. Nei novanta giorni hanno potuto acquistare solo i prodotti della lista preparata dagli storici. Una volta madre e figlie hanno trasgredito, comprando un flacone di shampoo. Nel Novecento i capelli si lavavano con scaglie di sapone Marsiglia, lo shampoo è comparso cinquant’anni più tardi. Per fare il bucato si fa bollire l’acqua con polvere di borace in un paiolo, poer dodici ore. La mamma Joyce, ispettrice scolastica, è riuscita a creare assorbenti igienici con pezze di cotone e spille da balia. Katherine, sedici anni, si è rifiutata di portare il bustino fatto con stecche di balena: ha letto in un libro che può creare problemi respiratori, spostare gli organi interni e rendere le donne nervose. Siccome non c’è l’acqua calda, Joe, nove anni, ha smesso di lavarsi. Appena usciti dalla casa, i Bowler sono andati a mangiare un hamburger all’autogrill più vicino. Come i Bowler, anche i Vittiglio, italiani, hanno provato a vivere per qualche giorno in un casolare alle condizioni di vita di cento anni fa. A disposizione avevano tra l’altro farina bianca e gialla, fagioli secchi, un orto, una mucca, due pecore, una scrofa, paglia per fare i materassi, candele, soda e olio per sapone