Panfilo Gentile, "Democrazie mafiose", Ponte alle Grazie, 1997(prima edizione 1969)., 30 gennaio 2001
Prendiamo dunque un documento ufficiale: l’elenco dei deputati e dei senatori della IV legislatura (anno 1963)
Prendiamo dunque un documento ufficiale: l’elenco dei deputati e dei senatori della IV legislatura (anno 1963). Da codesti elenchi rileviamo prima di tutto che la nostra classe politica è composta quasi completamente di persone appartenenti alla piccola e media borghesia intellettuale. L’aristocrazia, la nobiltà è totalmente sparita. Quale differenza, alla distanza di un secolo, col primo Parlamento del Regno riunitosi a Torino nel 1861, dove la metà quasi dei deputati erano nobili. Adesso, se qualche cognome ci rivela ancora la presenza di un nobile, una breve inchiesta ci proverà presto che questi si trova seduto sulla sua poltrona per altri titoli e non per quello araldico. La nobiltà salvo eccezioni ha perduto il potere economico e il prestigio sociale. La nobiltà, scriveva Chateaubriand, è stata prima un merito, poi un privilegio, infine una vanità. Oggi non è più nulla, perché si è confusa con la gente del cinema e dei night.