Roberto Beretta su Avvenire del 30/1/2001 a pagina 23, 30 gennaio 2001
Secondo alcuni criptozoologi (gli studiosi che si occupano di animali misteriosi), i laghi italiani un tempo erano abitati da mostri
Secondo alcuni criptozoologi (gli studiosi che si occupano di animali misteriosi), i laghi italiani un tempo erano abitati da mostri. Esempi: nel 1946, un gruppo di cacciatori disse di aver preso a fucilate un enorme pesce squamoso, avvistato sul Lario. Nel 1962, tra i pescatori del lago Maggiore si sparse la voce di reti strappate da misteriosi artigli (nello stesso periodo, parecchi turisti dissero di aver visto nel Garda un serpente lungo almeno dieci metri). Nel Gerundo, acquitrino lombardo prosciugato nel XII secolo, secondo la leggenda c’era il tarantasio, un serpentone dall’alito velenoso. Le sue presunte costole (due metri di circonferenza) sono conservate in due chiese nel bergamasco e nel cremonese.