Mirelle Duteil su Avvenire del 30/1/2001 a pagina 21., 30 gennaio 2001
Lo scrittore egiziano Nagib Mahfuz, 89 anni, premio Nobel per la letteratura nel 1988, racconta di aver iniziato a scrivere per caso: «Avevo dodici anni quando, durante la ricreazione, ho visto un compagno che leggeva un libro diverso dai manuali scolastici
Lo scrittore egiziano Nagib Mahfuz, 89 anni, premio Nobel per la letteratura nel 1988, racconta di aver iniziato a scrivere per caso: «Avevo dodici anni quando, durante la ricreazione, ho visto un compagno che leggeva un libro diverso dai manuali scolastici. Gli ho chiesto di cosa si trattasse. "E’ un romanzo", mi ha risposto. "Te lo presterò". Da allora non ho più smesso di leggere. Da ragazzino ricopiavo i racconti e scrivevo il mio nome al posto dell’autore. Poi, a diciannove anni, ho cominciato a scrivere». «Non mi aspettavo di ricevere il Nobel. Molti altri scrittori l’avrebbero meritato più di me. Stavo facendo la siesta, mi hanno svegliato per comunicarmi la notizia. Ero già molto affaticato, non sono andato a ritirare il premio. Avevo problemi di udito. Capitava che qualcuno mi parlasse e io non rispondessi. Potevo passare per una persona poco educata». L’attentato subìto nel ’94 (un integralista gli affondò un pugnale alla base del collo, paralizzandogli la mano destra) «mi ha privato del piacere delle camminate. Non posso leggere, né guardare la televisione, né andare al cinema o a teatro. Non scrivo quasi più. Non avrei mai pensato di poter vivere senza scrivere. E’ molto difficile».