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 2001  gennaio 30 Martedì calendario

ABBATE

Giancarlo, di anni 48, impiegato, abitante in via della Luce 41, quartiere Trastevere. In memoria della madre sua Elisabetta, scomparsa nel 1979, detto er fijo de mamma Lisa. Stava perdendo i capelli e cercava di non farlo vedere. Ammirazione affettuosa dei vicini - però - per la sua gentilezza e bellezza. Altro giudizio: un ragazzone. Ma sempre solo, purtroppo. E metodico: usciva la mattina, comprava il giornale, passava dalla tabaccaia, pigliava le Diana, qualche battuta, saliva sull’Alfa Gialla, partiva per l’ufficio al Casilino, ditta Serono. Dopo un po’ passava la sorella Augusta, che andava a rifargli il letto e preparargli la cena. Ragazze niente, passatempi niente. Ritrovato per terra tra la camera da letto e la cucina, tutto nudo a parte un paio di calzini blu ai piedi e la sciarpa rossa davanti alla bocca, piena di sangue. Polsi legati dietro la schiena con un filo elettrico. Percorso del filo: dai polsi intorno al collo, poi alle caviglie ben strette, infine alla spalliera del letto. Deduzioni ricavate dalle goccioline di sangue che arrivano fino al letto: ha cercato di trascinarsi, s’è mosso, muovendosi il filo gli è entrato ancora di più nella carne. Stordito con un colpo alla nuca, infatti ha un’ecchimosi dietro la testa e lì vicino c’è un bottiglione spaccato. L’assassino ha messo i piedi nel sangue, ci sono le impronte dappertutto. La sera prima l’hanno visto passeggiare alla Festa de’ Noantri, in mezzo alle bancarelle, piuttosto allegro (Roma, sabato 21 luglio 1990).