Barbara Palombelli sul Corriere della Sera del 22/1/2001 a pagina 17, 22 gennaio 2001
«La giornata a Villa Torlonia cominciava presto. Papà si svegliava prima di tutti, si faceva la barba da solo, era molto pulito, ci sgridava per farci lavare e voleva che ci tagliassimo i capelli cortissimi
«La giornata a Villa Torlonia cominciava presto. Papà si svegliava prima di tutti, si faceva la barba da solo, era molto pulito, ci sgridava per farci lavare e voleva che ci tagliassimo i capelli cortissimi. Buonissimo con noi ragazzi, si infuriava se qualcuno osava toccare la sua scrivania, dove troneggiavano una foto di Chamberlain, un’immensa biografia di Lenin e la maschera di gesso dell’adorato fratello Arnaldo. Avevamo una tata romagnola (si chiamava Cina), niente istitutrici straniere come usavano allora le famiglie importanti. Romano Mussolini sul padre per ale). Dopo pranzo ci raccontava episodi storici, era appassionato del Risorgimento. Alle tre e mezzo tornava a Palazzo Venezia. Dopo cena si guardava il film, in quattro atti. Dopo il primo, papà crollava in un sonno profondo. Restava fino alla fine soltanto per le comiche di Stanlio e Ollio e per Chaplin, il suo preferito era "La febbre dell’oro". Uno dei giorni più belli fu quando venne Walt Disney a trovare papà e portò un Topolino gigante» (Romano Mussolini a proposito del padre Benito).