30 gennaio 2001
CARNEVALI
Giancarlo di anni 64, bancario in pensione e vedovo da quattro anni. Frequentatore di locali notturni. Una sera, in un night di via Gregoriana, conosce Mimmo il Tarantino, al secolo Cosimo Semeraro, di anni 30, e Adriano Cavallo di anni 25, camerieri tutti e due. Se li porta a casa e li impressiona con il lusso dell’appartamento, sito in via Clitunno, cioè dalle parti di corso Trieste, zona residenziale. Dentro ci sono quadri, argenterie e preziosi d’ogni tipo, di cui il Carnevali è collezionista. I due camerieri, dopo che lui s’è spogliato nudo e s’è sdraiato sul letto, lo strozzano con una cravatta e scappano con tre quadri e due tabacchiere d’argento su cui sono incise le lettere ”C.G.”. Presi pochi giorni dopo a Milano mentre cercavano di vendere la refurtiva. S’erano fatti fare dei documenti falsi e volevano fuggire all’estero. Un altro tizio, Riccardo Schiavi di anni 21, che li aveva aiutati a scappare, è stato preso in casa di un amico, di mattina, mentre stava sniffando cocaina (Roma, martedì 30 marzo 1993).