30 gennaio 2001
CONTALDO
Pietro, di anni 53, parroco della Chiesa del Sacro Cuore del Gesù a Ladispoli e responsabile del Campo Sportivo Maiemi. Molto attivo nell’assistenza agli extracomunitari, che accoglie nella casa di via delle Magnolie a qualsiasi ora del giorno e della notte. Allegro, pronto a fare del bene, amato da tutti. Ma da un po’ di tempo spesso in crisi, spesso preda evidente dello sconforto. La sera del 29 aprile 1995 è a casa di un parrocchiano per organizzare una gita da svolgersi il giorno successivo. La mattina dopo viene invece trovato morto nel bagno di casa sua, accasciato sul pavimento, attorno al collo una cinta di pantaloni assicurata alla maniglia della porta con un cordone da tenda, sul lato sinistro del collo una grossa macchia viola provocata da un pugno, sul naso un grumo di sangue rappreso. Altro sangue nel lavabo, sulla porta del bagno, sul cordone. Nessun segno di collutazione né di effrazione. Il portafoglio c’è, l’orologio d’oro pure. Manca però mezzo milione da un borsello. In una panca due videocassette porno. Pochi giorni dopo manette a Arthur Pelke di anni 22, polacco. Andato a trovare il parroco assieme ad altri sette o otto connazionali, era rimasto a dormire con lui e - a suo dire - s’era indignato per le richieste troppo insistite di una prestazione sessuale (Roma, domenica 30 aprile 1995).