30 gennaio 2001
SURRENTINO
Giuseppe di anni 66, attore. Nel film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, a un certo punto Volontè scende nei sotterranei della questura e lo accompagna un brigandiere malinconico e sorridente, che gli descrive le voci - milioni di voci - raccolte laggiù e gli racconta l’amara vita del carabiniere, pochi soldi, molto lavoro, nessuna riconoscenza. Quel carabiniere è Pino Patti, al secolo Giuseppe Surrentino, un caratterista ben noto negli anni Cinquanta, col suo nasone, gli occhiali neri quadrati, in scena nei teatri d’avanspettacolo d’allora, l’Altieri, il Principe, l’Ambra Jovinelli. Portava il codino, pure non si sarebbe detto, a vederlo, che gli piacevano gli uomini. Lo hanno trovato, quando aveva 66 anni, nella monocamera con bagno e cucina di via Capasso 25, quartiere Appio Latino, la casa dove aveva convissuto con Felice Sardella, 48 anni, impresario teatrale presentato agli inquilini come un nipote. Sei pugnalate all’addome, al torace ed alla gola, dove gli era rimasto infilato un coltello. Un altro coltello, con la lama piegata e sporca di sangue, era stato gettato poco più in là. Dopo averlo ammazzato, l’assassino gli ha dato fuoco (Roma, giovedì, 1° novembre 1992).