Sergio Ricossa, Come si manda in rovina un paese, Rizzoli, appunto del 1972., 31 gennaio 2001
«Per mestiere devo andare talvolta a Roma (il meno possibile) al Ministero della Pubblica Istruzione: ebbene, il Palazzo puzza
«Per mestiere devo andare talvolta a Roma (il meno possibile) al Ministero della Pubblica Istruzione: ebbene, il Palazzo puzza. L’ultima votla, in ambienti freddi e già deserti di primo pomeriggio, ho vagato con Mazzocchi e Predetti (colleghi e testimoni) alla ricerca di una macchina da scrivere. Una stanza chiusa intitolata "Ufficio studi e programmi" sembrava fare al caso nostro. L’abbiamo scassinata, e dall’oscurità sono schizzati via miagolando da tregenda tre o quattro gatti resi feroci dal digiuno. Li abbiamo sconfitti col lancio di pacchi di pratiche. Nel mezzo di un corridoio al terzo piano, avvolta di luce crepuscolare (la luce elettrica è stata tolta), stava la prova che un essere umano aveva defecato in quel punto e si era nettato con non so quale modulo ("apposito" suppongo). La prova è rimasta lì almeno due giorni, forse c’è tuttora, unica isoletta fra i meridiani e i parallelli delle piastrelle del pavimento ministeriale».