Barbara Gallavotti su Tuttoscienze della Stampa del 31/1/2001 a pagina 1., 31 gennaio 2001
Secondo recenti ricerche, i parassiti sarebbero in grado d’influenzare l’esistenza delle loro vittime
Secondo recenti ricerche, i parassiti sarebbero in grado d’influenzare l’esistenza delle loro vittime. Il Toxoplasma gondii mette in atto un trucco raffinato per manipolare gli esseri viventi che aggredisce. Il ciclo vitale di questo parassita può attuarsi solo se esso attacca in successione due organismi diversi, in genere un topo e un gatto. Questo passaggio si attua facilmente se un gatto divora un roditore infetto: quindi è interesse del parassita che la sua prima vittima finisca nella pancia del predatore. Solo che, siccome uccidere il topo e attendere che qualche felino di passaggio se lo mangi non è un sistema sicuro (i gatti di solito non si nutrono di carogne), il Toxoplasma agisce in modo molto più subdolo. I topi infettati appaiono del tutto normali tranne che per un dettaglio: non mostrano la caratteristica repulsione verso i luoghi segnati dall’odore dei gatti, anzi a volte sembrano esserne persino attratti. Il Toxoplasma, quindi, guiderebbe letteralmente le sue vittime verso il cacciatore, probabilmente agendo sul loro cervello in modo da influenzarne il comportamento.