Umberto Eco, L’Espresso, n.16, 1 febbraio 2001
Un sociologo avveduto poteva avvertire trent’anni fa che lo sviluppo del benessere, accompagnato dal ritardato ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, avrebbe prodotto fenomeni di smarrimento giovanile (droga o sassi dal cavalcavia) e in tal senso avrebbe potuto suggerire come prevenire il fenomeno
Un sociologo avveduto poteva avvertire trent’anni fa che lo sviluppo del benessere, accompagnato dal ritardato ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, avrebbe prodotto fenomeni di smarrimento giovanile (droga o sassi dal cavalcavia) e in tal senso avrebbe potuto suggerire come prevenire il fenomeno. Ma nel momento in cui i ragazzi gettano i sassi dal cavalcavia l’unica cosa che si può chiedere all’intellettuale è di non tirarli anche lui. Se lancia un appello contro i sassi dal cavalcavia non si comporta da intellettuale ma semplicemente approfitta di una pubblica disgrazia per fare una bella figura, oltretutto lucrando il compenso per l’articolo. A quel punto la salvezza non viene dall’intellettuale ma dalle pattuglie di polizia, o dai legislatori.