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 2001  febbraio 01 Giovedì calendario

Dalla nascita della repubblica, attraverso una costituzione, una guerra civile, l’epopea del Far West e figure cardine dell’individualismo come Henry Thoreau, il pensiero libertario diventerà e resterà uno dei poli fondamentali dell’ideologia americana

Dalla nascita della repubblica, attraverso una costituzione, una guerra civile, l’epopea del Far West e figure cardine dell’individualismo come Henry Thoreau, il pensiero libertario diventerà e resterà uno dei poli fondamentali dell’ideologia americana. Almeno fino a quando, col New Deal rooseveltiano, lo statalismo prenderà il sopravvento. Per i libertarian cominciarono allora gli anni più neri: si ritrovano all’opposizione culturale e politica, quasi invisibili sotto il peso della guerra mondiale, del maccartismo e del ruolo dell’America come paladino dell’Occidente. Tornarono però alla ribalta con il Vietnam. All’epoca, guidava il movimento Ayn Rand (1905-1982), singolarissima figura di romanziera, attrice, sceneggiatrice e pasionaria. Di origine russa, autrice del best-seller Noi vivi (ne fu tratto un film con Alida Valli che ancora oggi circola in cassetta come un simbolo militante), in un’infuocata assemblea studentesca indusse un coscritto a bruciare la cartolina di chiamata alle armi. Da allora libertarian e destra americana procedono per vie separate. Ma la vera svolta nella loro storia più recente è legata al nome dell’economista Murray Newton Rothbard (1926-95), che alla passionalità della Rand sostituì un approccio razionale e solidi fondamenti accademici. Allievo dell’austriaco Ludwig von Mises (1881-1973) e ammiratore di Friedrich von Hayek, Rothbard fu a lungo un emarginato nella comunità intellettuale newyorkese, ma formò una scuola che, nutrita dai suoi libri più importanti (Per una nuova libertà, del 1973, L’elica della libertà, 1982), diede nuova vita al movimento libertario.