Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  febbraio 01 Giovedì calendario

A volte l’accademia si fonde con la militanza. Nicosia è il presidente del neonato Movimento libertario per l’anarcocapitalismo intellettuale

A volte l’accademia si fonde con la militanza. Nicosia è il presidente del neonato Movimento libertario per l’anarcocapitalismo intellettuale. Il suo problema è inventare gesti clamorosi, ma praticabili: «Per combattere le coercizioni sul mercato del lavoro potremmo assumere qualcuno fuori delle regole. Però c’è da andare in galera». Invece Massimiliano Finazzer Flory, docente di Scienze politiche a Trieste e presidente del Comitato nazionale anarcocapitalista per la liberazione dello statalismo, una forma sottile di sabotaggio l’ha già trovata: in un corso per operatori sociali finanziato dall’Unione Europea, ha adottato il testo dl Albert Nock. Così, un domani, operatori destinati al ministero del Lavoro si saranno formati su Il nostro nemico, lo Stato. Un giorno da festeggiare, per i libertarian italiani. Come hanno festeggiato, qualche settimana fa, un altro gol: quando, al convegno dell’ala liberale del Polo a Chianciano, Marco Taradash ha nominato per la prima volta Rothbard in un discorso politico.