Giovanni Firmian, L’Europeo, n.27, luglio 1994, 2 febbraio 2001
Noël Godin, in arte «Georges le Gloupier», una parola chi in francese non significa nulla ma che ha un suono che ricorda quello di «goloso» e di «scivoloso» nello stesso tempo, ha cominciato la sua carriera nel lontano 1969, prima vittima la scrittrice Marguerite Duras, e l’ha conclusa, per ora, si intende, con Jean-Pierre Elkabach, l’equivalente francese del professore Claudio Dematté, il presidente della Rai, colpito in pieno mentre assisteva al torneo di tennis del Roland Garros
Noël Godin, in arte «Georges le Gloupier», una parola chi in francese non significa nulla ma che ha un suono che ricorda quello di «goloso» e di «scivoloso» nello stesso tempo, ha cominciato la sua carriera nel lontano 1969, prima vittima la scrittrice Marguerite Duras, e l’ha conclusa, per ora, si intende, con Jean-Pierre Elkabach, l’equivalente francese del professore Claudio Dematté, il presidente della Rai, colpito in pieno mentre assisteva al torneo di tennis del Roland Garros. Fra i due personaggi, una bella serie di vittime illustri, da Jean Luc Godard a Marco Ferreri, passando per il filosofo Bernard Henri-Lévy (colpito quattro volte), Maurice Bejart, il famoso coreografo, e perfino il celebre guru indiano Maharashi.