Giovanni Firmian, L’Europeo, n.27, luglio 1994, 2 febbraio 2001
Il giardino della villetta è allo stato selvaggio, il disordine in casa è pauroso, tutto farebbe pensare alla classica abitazione da scapoli, e invece Georges le Gloupier vive da quasi vent’anni con una compagna, Sylvie
Il giardino della villetta è allo stato selvaggio, il disordine in casa è pauroso, tutto farebbe pensare alla classica abitazione da scapoli, e invece Georges le Gloupier vive da quasi vent’anni con una compagna, Sylvie. Sua antica «assistente» ai tempi delle prime imprese, un po’ alla volta si è trasformata nel «grillo parlante» del vulcanico lanciatore di torte. «Per fortuna, ogni tanto Sylvie mi apre gli occhi», dice Godin. « lei che mi fa capire che posso correre rischi, anche gravi, con le guardie del corpo, sempre più violente, di certi personaggi. Non è tanto la paura che finisca in galera, probabilità abbastanza remota, quanto quello che un gorilla, dai bicipiti dalle dimensioni inversamente proporzionali a quelle del cervello, voglia veramente giocare a fare il Rambo della situazione».