Giovanni Firmian, L’Europeo, n.27, luglio 1994, 2 febbraio 2001
C’è stato almeno uno dei suoi bersagli che, in secondo tempo, ha ammesso di aver meritato la torta in faccia? «No, nessuno ha mai dichiarato che la torta gli spettava di diritto
C’è stato almeno uno dei suoi bersagli che, in secondo tempo, ha ammesso di aver meritato la torta in faccia?
«No, nessuno ha mai dichiarato che la torta gli spettava di diritto. Solo Godard mi ha difeso da un animatore televisivo che gli stava dicendo che era stato la vittima della violenza di un pazzo. ”La considero una gag degna dei vecchi film comici, di Mack Sennet, non c’è stata nessuna violenza e la crema era davvero di prima qualità”. stata la sua risposta. Non solo, ha anche scritto alla dichiarazione del Festival di Cannes di revocare l’espulsione a vita che aveva decretato nei miei confronti e di farmi restituire la tessera stampa. Un vero gentiluomo.
«Alcuni mi hanno mandato il conto della lavanderia e soltanto uno, Alain Boverini, nullità assoluta, ma molto piena di sé, del giornalismo televisivo di cinema, ha sporto denuncia.
«Devo anche dire che, a parte il solito Bernard-Henri Lévy, nessuno dei nostri bersagli ha mai voluto parlare pubblicamente della sua disavventura. Il solo Godard, come sempre, ha fornito ai ”Cahiers du cinéma”, per il numero speciale che la rivista gli dedicava, una sua foto con la faccia ben spalmata di panna» (Noel Godin a Giovanni Firmian).