Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  febbraio 02 Venerdì calendario

Mi chiamava tutti i giorni: ”Dotto’, io so’ ’n toro. So’ nato pe’ fa’ er porno, lei me deve prova’, me deve far fare er porno»

Mi chiamava tutti i giorni: ”Dotto’, io so’ ’n toro. So’ nato pe’ fa’ er porno, lei me deve prova’, me deve far fare er porno». Faceva il giornalaio all’Alberone e non c’era giorno che mi risparmiasse il tormentone. Non ne potevo più. Così un giorno lo chiamo, lo porto sul set di un film hard, lo piazzo con due sventole, ’na mora e ’na bionda, che avrebbero resuscitato un cadavere. Ciak, si gira! Zero. Zero meno zero. Er toro per l’emozione m’era diventato un manzo». Aristide Massaccesi schiaccia nel posacenere il mozzicone della centesima Nazionale, accende la centounesima e in attesa di incatramarsi i polmoni con la centoduesima si abbandona a una risatina: «Da allora, non l’ho sentito più».