Gian Antonio Stella, Sette n. 14, 1996, 2 febbraio 2001
Anche per questo, spiega, dopo aver fatto quasi duecento film dei quali un centinaio hard, si è specializzato nei classici
Anche per questo, spiega, dopo aver fatto quasi duecento film dei quali un centinaio hard, si è specializzato nei classici. Da Amleto ad Antonio e Cleopatra, da Marco Polo all’Otello, a Robin Hood. Cosa facciano Robin e Marianna lo potete immaginare. Un via vai di dardi e di faretre. Ma lui, l’Aristide, ci tiene: ah sì, su due ore di carrellate ginecologiche allargate su bicipiti, sterni, gomiti, costole e malleoli, tre minuti di trama lui ce li mette: «Mi servono a dire a me stesso che faccio ancora cinema». Tenerone. Fossero così i suoi attori... A proposito, come andiamo sul quel versante? Le dirò, una volta andavo matto per...Vabbè, ci siamo capiti. Adesso, dopo averne filmate un miliardo...».