2 febbraio 2001
Alfredo Forcisi, 67 anni, di Torino, istruttore di scuola guida in pensione, ucciso da due o più prostitute che gli hanno spaccato in testa una torre di Pisa di gesso e l’hanno poi finito con cinque coltellate in pancia lasciandolo a sanguinare sul pavimento e con la televisione accesa e addosso solo i calzini (così l’hanno trovato lunedì scorso, dopo giorni e giorni dal fatto, i vicini allarmati dalla puzza tremenda che usciva dall’appartamento, s’è poi saputo che Forcisi aveva la passione di andarsi a prendere delle donne a pagamento alla stazione di Porta Nuova, se ne portava a casa la sera anche due o tre, però sempre di pelle bianca, e dunque secondo la polizia è qui che vanno cercati gli assassini, la moglie Silvana Sofia, divisa da tredici anni e finita sui giornali nel 1986 perché voleva prenotarsi il funerale nello spazio, non vuole neanche sentir nominare il marito, la figlia Maria Cristina di anni 22 ha detto ai cronisti: «Ci siamo già vergognate troppo per mio padre»
Alfredo Forcisi, 67 anni, di Torino, istruttore di scuola guida in pensione, ucciso da due o più prostitute che gli hanno spaccato in testa una torre di Pisa di gesso e l’hanno poi finito con cinque coltellate in pancia lasciandolo a sanguinare sul pavimento e con la televisione accesa e addosso solo i calzini (così l’hanno trovato lunedì scorso, dopo giorni e giorni dal fatto, i vicini allarmati dalla puzza tremenda che usciva dall’appartamento, s’è poi saputo che Forcisi aveva la passione di andarsi a prendere delle donne a pagamento alla stazione di Porta Nuova, se ne portava a casa la sera anche due o tre, però sempre di pelle bianca, e dunque secondo la polizia è qui che vanno cercati gli assassini, la moglie Silvana Sofia, divisa da tredici anni e finita sui giornali nel 1986 perché voleva prenotarsi il funerale nello spazio, non vuole neanche sentir nominare il marito, la figlia Maria Cristina di anni 22 ha detto ai cronisti: «Ci siamo già vergognate troppo per mio padre». In Torino, via Sospello 15).