2 febbraio 2001
Giuseppe Dell’Uomo, di anni 45, operaio del turno di notte nella fabbrica di alluminio Rai di Fossanova di Priverno e maestro di ballo liscio nella scuola di Sabaudia, non dice una parola per due ore e poi s’alza dalla poltrona dov’è rimasto, va nel retro della villetta dove raspano galline e oche e s’impicca a un ramo di eucaliptus (biglietto: ”Ti voglio bene
Giuseppe Dell’Uomo, di anni 45, operaio del turno di notte nella fabbrica di alluminio Rai di Fossanova di Priverno e maestro di ballo liscio nella scuola di Sabaudia, non dice una parola per due ore e poi s’alza dalla poltrona dov’è rimasto, va nel retro della villetta dove raspano galline e oche e s’impicca a un ramo di eucaliptus (biglietto: ”Ti voglio bene. finito il mio sogno”; benchè padre di tre figli, due dei quali maggiorenni e una di tre anni, innamorato pazzo di una studentessa quindicenne delle Magistrali di Terracina, il padre di costei e la moglie sua Tommasa l’avevano sorpreso quel pomeriggio che passeggiava mano nella mano con l’amata sotto i pini marittimi delle ”Fonti di Lucullo”, a metà strada tra Sabaudia e San Felice Circeo. Borgo Vodice, frazione di Sabaudia, provincia di Roma. Poco dopo le 18 di mercoledì 7 maggio).