Marco De Martino, Panorama, n. 18 1997, 2 febbraio 2001
A sentire i futurologi alle soglie del Terzo millennio il negozio doveva essere sparito da un pezzo: «Ricordate quando il futuro doveva appartenere allo shopping via catalogo, via tv e via Internet?» chiede retoricamente il ”New York Times”, che in un numero speciale del suo magazine fa invece notare che mai come adesso il negozio sembra essere resuscitato, anche se in forma nuova
A sentire i futurologi alle soglie del Terzo millennio il negozio doveva essere sparito da un pezzo: «Ricordate quando il futuro doveva appartenere allo shopping via catalogo, via tv e via Internet?» chiede retoricamente il ”New York Times”, che in un numero speciale del suo magazine fa invece notare che mai come adesso il negozio sembra essere resuscitato, anche se in forma nuova. Nella sua nuova incarnazione è diventato una discoteca, grande come lo spazio che la Diesel ha costruito proprio a New York con tanto di disc-jockey a sovrintendere agli acquisti al ritmo di musica techno. Nella stessa città la Swatch ha trasformato l’acquisto d’impulso in comunicazione istantanea: una volta scelto, l’orologio arriva al consumatore via posta pneumatica.