Marco De Martino, Panorama, n. 18 1997, 2 febbraio 2001
Ogni giorno schiere di antropologi, molti dei quali lavorano per la società di ricerche Nielsen, esplorano la spazzatura di famiglie campione per capire che cosa hanno realmente consumato
Ogni giorno schiere di antropologi, molti dei quali lavorano per la società di ricerche Nielsen, esplorano la spazzatura di famiglie campione per capire che cosa hanno realmente consumato. I loro dati vengono poi confrontati sulla base del giorno e dell’ora in cui un prodotto è stato acquistato: ogni volta che uno scanner passa sopra a un codice a barre se ne va anche un pezzo della nostra privacy. Non basta. Il supermercato affina la capacità introspettiva anche grazie alle fidelity card. La carta di pagamento personalizzata, infatti, comporta l’iscrizione all’’anagrafe”, della catena commerciale, con l’annotazione puntuale di ogni acquisto. Tutte le informazioni finiscono in un grande data base, dove i dati sui prodotti vengono incrociati con quelli demografici e personali: dal luogo di residenza alla professione, dagli hobby alla composizione del nucleo familiare. Il computer, quindi, è in grado di segmentare la clientela con estrema precisione, suggerendo modifiche all’assortimento, proposte di direct marketing, offerte e sconti su misura per singole facce e singoli clienti.