Mario Perazzi su IO Donna 3/2/2001 alle pagine 70-73, 3 febbraio 2001
«Ho fotografato la terra come se fosse il vestito, il mantello del contadino, ma allo stesso tempo le sue rughe, il suo volto
«Ho fotografato la terra come se fosse il vestito, il mantello del contadino, ma allo stesso tempo le sue rughe, il suo volto. Però è vero che per me la terra è segno, è materia, è luce, è linguaggio segnato di chi ama le cose piccole perché sa che sono grandi» (il fotografo Mario Giacomelli).