Filippo Facci, Panorama n. 20, 1997, 6 febbraio 2001
Gli avvocati Alessandro Scarselli e Zeno Zencovich sono autori di uno studio sul tribunale civile di Roma riguardante i risarcimenti per diffamazione a mezzo stampa
Gli avvocati Alessandro Scarselli e Zeno Zencovich sono autori di uno studio sul tribunale civile di Roma riguardante i risarcimenti per diffamazione a mezzo stampa. Gli indennizzi, calcolati in base al numero di lettori del giornale diffamatore, oscillano per il periodo 1984-89 dalle 10 alle 30 lire a lettore per i cittadini semplici, dalle 50 alle 80 per i politici e dalle 60 alle 340 per i magistrati. Un commissario accusato di ”tratta degli schiavi” da un tg Rai ha ottenuto 15 milioni; un parlamentare definito ”mafioso” da ”la Repubblica” ne ha avuti 25; i magistrati del caso Tortora criticati da ”L’Espresso” ne hanno ottenuti 120; il magistrato Corrado Carnevale, accusato da ”la Repubblica” di ”favoreggiamento della mafia”, ha avuto soddisfazione con 40 milioni; un ignaro cittadino la cui foto era stata inserita dal settimanale ”Blitz” in un servizio sui transessuali ha ricevuto un risarcimento di 20 milioni.