Sergio Rizzo, Il Mondo, n. 8 1997, 6 febbraio 2001
I titolari di una carta di libera circolazione concessa dalle Ferrovie sono ben 850 mila. Hanno diritto a viaggiare gratis i ferrovieri in servizio (120 mila), le loro mogli, i figli di età inferiore a 25 anni ed i loro genitori, sia pure per un limitato numero di viaggi
I titolari di una carta di libera circolazione concessa dalle Ferrovie sono ben 850 mila. Hanno diritto a viaggiare gratis i ferrovieri in servizio (120 mila), le loro mogli, i figli di età inferiore a 25 anni ed i loro genitori, sia pure per un limitato numero di viaggi. Anche i ferrovieri in pensione, le loro mogli ed i figli con meno di 25 anni hanno lo stesso diritto. Allo Stato tutto ciò costa circa 85 miliardi l’anno. A questa cifra va sommato il valore dei biglietti gratuiti concessi alle alte cariche dello Stato e ai parlamentari nazionali ed europei (3,5 miliardi), il costo delle riduzioni per altri soggetti (85 miliardi) e quello per le scadenze elettorali (4,5 miliardi di lire). Se tutti i privilegi venissero aboliti la società ferroviaria pubblica registrerebbe un aumento dei ricavi pari a 260 miliardi l’anno e lo Stato avrebbe un beneficio di 92 miliardi.