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 2001  febbraio 04 Domenica calendario

American McGee, game designer, s’è inventato il videogioco di «Alice nel Paese delle Meraviglie», ipotetico seguito della favola di Lewis Carroll

American McGee, game designer, s’è inventato il videogioco di «Alice nel Paese delle Meraviglie», ipotetico seguito della favola di Lewis Carroll. I genitori di Alice sono morti in un incendio, la bambina ha vissuto in un orfanotrofio per cinque anni. E’ un’adolescente alta e magra, armata di coltello, lame di ghiaccio, dadi maledetti e carte da gioco. Le carte sibilano nell’aria prima di colpire gli avversari, cui infliggono ferite profonde. Il Paese delle Meraviglie si è trasformato in un incubo: l’abitazione del Cappellaio Matto è circondata da pozze di acido, la Foresta dei Funghi è in putrefazione, il Gatto del Cheshire ha un aspetto sinistro. Il giocatore deve entrare in castelli sospesi nel vuoto, risolvere enigmi, combattere contro le guardie della Regina di Cuori. La musica del videogame è opera di Chris Verna, leader dei Nine Inch Nails, gruppo musicale gotico.