Pino Buongiorno, Panorama n. 21 1997, 7 febbraio 2001
Mentre entro con lui nella sala, confida: «L’ultima volta che ho riempito questo auditorium fu per una manifestazione
Mentre entro con lui nella sala, confida: «L’ultima volta che ho riempito questo auditorium fu per una manifestazione. Era contro la mia presenza, non a favore. Parlo dell’inizio degli anni Settanta». Come cambia il mondo, vero professor Friedman? Allora lui era la bestia nera degli studenti e anche di gran parte del mondo accademico americano ed europeo. Oggi, a 84 anni, il teorico del monetarismo e il principe del neoliberismo è qui per ricevere una delle maggiori ovazioni della sua vita, pari forse solo ai festeggiamenti per il premio Nobel vinto nel 1976. E il coronamento di una carriera universitaria e di un percorso intellettuale sempre coerente che ne hanno fatto uno dei rappresentanti di maggiore spicco della politica economica di questo secolo. Di sicuro, in questo momento, il più popolare: le sue teorie sono di gran moda nella vecchia Europa, ma anche per la nuova leva di dittatori che arrivano al potere in Africa, così come hanno già fatto scuola in America Latina dopo essere state tenute a battesimo negli Stati Uniti per la prima volta da Ronald Reagan nel 1980.