Claudio Carlone, Capital n. 6, 1997., 7 febbraio 2001
I buoni risultati, dunque, non sono serviti a nulla? «Uno dei maggiori difetti della ricerca italiana è che la qualità non è il fattore più importante per ottenere fondi o promozioni
I buoni risultati, dunque, non sono serviti a nulla? «Uno dei maggiori difetti della ricerca italiana è che la qualità non è il fattore più importante per ottenere fondi o promozioni. All’università, al Cnr o negli altri istituti di ricerca, i ruoli sono a vita. Negli Stati Uniti, invece, tutte le posizioni sono rinnovabili, magari con qualche garanzia e un preavviso ragionevole. Solo pochissimi, fra i più anziani e meritevoli, possono ambire a un Partial Tenure (qualcosa di simile al professore di ruolo, n.d.r.). Noi assumiamo un giovane come Assistant Professor per tre anni, dopo due viene esaminato e si decide se rinnovargli o no l’incarico. Se diventa Associate vale la stessa regola, ma il contratto è di cinque anni, e viene prolungato a dieci solo nel caso che venga nominato Full Professor». (Renato Dulbecco a Claudio Carlone).