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 2001  febbraio 08 Giovedì calendario

"In via Merici l’autista dice: "680", e intanto che pago: "Come va, commendatore?" Lo riconosco, mi ha portato a casa di notte altre volte

"In via Merici l’autista dice: "680", e intanto che pago: "Come va, commendatore?" Lo riconosco, mi ha portato a casa di notte altre volte. "Non mi trova un po’ magro?" E’ un uomo robusto, sui 50 anni. "E’ l’amore"; lei, col mestiere che fa mi può dare un consiglio, ho preso una cotta, anche la donna l’ha presa, però ho qualche dubbio, le espongo la cosa onestamente, lei è obbligato a capire se mi fa becco, me lo dica come un fratello. E’ un caso da cinema, perché stavo in un negozio a comprà un paio di scarpe e sento due che parlano di lei, non immaginavo che quello che si provava un paio di scarpe lì vicino era l’amante della donna, dicevano che lei ci marcia con l’ingegnere, uno che conosco, sono andato dall’ingegnere e gli ho detto: ho bisogno d’una confidenza da amico, siccome mia moglie va sempre a passeggio con la tale, sai chi è, a me risulterebbe poco seria, e tu mi devi di’ se te risulta, in questo caso mia moglie non ce la mando in giro con lei. Lui me fa: a me pare ineccepibile. Cercavo de capì la verità, ma lui era calmo. Alla sera quando ho visto lei, perché se vedemo facile col taxi, lei cammina e appena vede che non ci sta nessuno, apre la porta e monta e annamo a finì dalla parte di San Paolo e al marito, se un giorno capita, lei dice: ho preso il taxi, perché lei sta seduta dietro, non vicino a me, il marito è una persona onesta e un po’ me dispiace perché se serve anche lui del taxi spesso, ma lei m’assicura che lui è buono e bravo però da lato amore non gli ha mai dato la minima soddisfazione, è impiegato bene, come mangiare e vestire non le lascia mancare niente, se lei la vedesse è una donna, magari una stanza col materasso solo per terra e un pasto al giorno, ma vò l’uomo, ha ragione. Io le ho detto all’improvviso: da quando non vedi l’ingegnere? So stato un fesso, je l’ho domandato che stavamo al buio e così non ho visto l’impressione sulla faccia, e ora lei è preparata e non so più come fa. Lei ha detto: chi se ricorda? Commendatore, me potrebbe di’ un mezzo per sapè la verità? Ce dev’esse, perché se quella fa la puttana io la pianto e ce guadagno anche in famiglia dove mio figlio, che ha vent’anni, ha capito, è una brutta vita, volevamo perfino scappà. Lei che impressione ha? Gli ho detto che abbassi la voce, perché i miei coinquilini hanno il sonno leggero e tutte le volte che parlo con qualcuno davanti al portone al primo piano o quelli dell’interrato borbottano, a passettini dal taxi l’avevo portato fin davanti al portone, che tenevo aperto col piede. Per non dargli proprio una delusione stetti in silenzio come chi riflette e gli ho detto: pensi alla moglie, al figlio di vent’anni. Il consiglio nasceva dal gran sonno, e lui diceva che da me voleva sapere se quella era puttana o no, cominciai a chiudere il portone e restò fuori un braccio per stringergli la mano, ripetevo con una faccia da confessore: "Pensi al figlio." Non mi lasciava la mano. Cambiò espressione, da triste divenne radioso. "Mò vado, ma me deve dì che le donne so una gran cosa." "Sono tutto," ho risposto. (Cesare Zavattini)