Ettore Della Giovanna, "Scherzi della memoria", Piemme, 1997., 8 febbraio 2001
Interessante, ma noioso, e l’onorevole Scelba mormorò sottovoce: «Queste cose le possiamo leggere nell’opuscolo»
Interessante, ma noioso, e l’onorevole Scelba mormorò sottovoce: «Queste cose le possiamo leggere nell’opuscolo». Aveva fretta di passare alle domande che gli premevano. «Questo è un ente governativo?» Il brav’uomo ebbe un sussulto come se la domanda fosse provocatoria, offensiva: «Oh, no! un ente privato». «Composto da chi?». «Da un gruppo di cittadini. Ci siamo messi insieme e abbiamo deciso di sospendere le nostre normali attività per dedicarci a questa impresa. Siamo tutti volontari, impiegati, piccoli imprenditori, uno è geometra, un altro meccanico, io sono insegnante di elettrotecnica in un istituto industriale». «Ma qualcuno avrà pur riconosciuto ufficialmente la vostra società». Altro sussulto: «Non è una società, è una development corporation», una specie di ente morale per lo sviluppo, intervenne l’interprete.