Ettore Della Giovanna, "Scherzi della memoria", Piemme, 1997., 8 febbraio 2001
«Uno e mezzo per cento? Possibile? sempre così in questo Paese?». «No, nel nostro caso le banche si sono accontentate di un interesse minimo perché si trattava di un’opera di pubblica utilità, e noi stiamo già provvedendo ai primi rimborsi perché gli affitti delle case e dei servizi, sebbene tenuti molto bassi, danno un buon profitto»
«Uno e mezzo per cento? Possibile? sempre così in questo Paese?». «No, nel nostro caso le banche si sono accontentate di un interesse minimo perché si trattava di un’opera di pubblica utilità, e noi stiamo già provvedendo ai primi rimborsi perché gli affitti delle case e dei servizi, sebbene tenuti molto bassi, danno un buon profitto». «Un altro mondo, commentò Scelba. Il terreno sul quale avete costruito l’avete scelto voi? E chi lo ha espropriato?» «Il terreno a lato della città antica lo abbiamo individuato d’accordo con la Contea, e la legge non consente a una corporation privata di espropriare. Saremmo dovuti ricorrere al Ministero, con grandi perdite di tempo, come hanno fatto le corporations di altre città. Li abbiamo acquistati direttamente dai proprietari».