Ettore Della Giovanna, "Scherzi della memoria", Piemme, 1997., 8 febbraio 2001
Ci fu una breve sosta. Il Presidente della corporation parlottava con un funzionario britannico il quale poi ci confidò divertito che quel signore si sentiva a disagio poiché avrebbe voluto invitare gli ospiti italiani alla mensa aziendale, ma non lo poteva fare se non avesse ottenuto il rimborso dal Ministero degli Esteri
Ci fu una breve sosta. Il Presidente della corporation parlottava con un funzionario britannico il quale poi ci confidò divertito che quel signore si sentiva a disagio poiché avrebbe voluto invitare gli ospiti italiani alla mensa aziendale, ma non lo poteva fare se non avesse ottenuto il rimborso dal Ministero degli Esteri. Ce ne andammo. L’onorevole Scelba, intristito, accettò senza entusiasmo di trasferirsi in municipio per il saluto del sindaco, dovette ascoltare un paio di discorsi con la narrazione della storia dell’eroina locale, Lady Godiva, e quindi passare alla cattedrale di San Michele in fase di costruzione per baciare l’anello del Vescovo suffraganeo il quale recitò nell’inglese degli Scozzesi la lezioncina che si era preparato sulla Sicilia, citò Garibaldi e Don Sturzo, confuse Santa Rosalia con Sant’Agata, attribuendo alla prima il martirio dello strappo dei seni e definendo la seconda «la più gloriosa discendente di Carlo Magno», leggenda questa falsissima, ci spiegò Scelba, che volle rinunciare al pranzo e ripartire subito per Londra.