Georges Perec, "Pensare/classificare", Rizzoli, 1989, 8 febbraio 2001
La realizzazione del seducente progetto si scontrò con ostacoli prevedibili, ai quali furono trovate le soluzioni necessarie: innanzi tutto si giunse a considerare che un volume - mettiamo della Pléiade - contasse per un (1) libro, anche se riuniva tre (3) romanzi (o n raccolte di poesie o di saggi, ecc
La realizzazione del seducente progetto si scontrò con ostacoli prevedibili, ai quali furono trovate le soluzioni necessarie: innanzi tutto si giunse a considerare che un volume - mettiamo della Pléiade - contasse per un (1) libro, anche se riuniva tre (3) romanzi (o n raccolte di poesie o di saggi, ecc.); se ne dedusse che tre (3) o quattro (4) o n romanzi di uno stesso autore corrispondevano (implicitamente) a un (1) volume di tale autore, intendendoli come frammenti non ancora riuniti, ma inevitabilmente destinati a riunirsi in Opere Complete. A partire da questo punto, si cominciò a considerare che il romanzo appena acquistato di quel romanziere di lingua inglese della seconda metà del XIX secolo non avrebbe logicamente potuto contare come un’opera nuova X, bensì come un’opera Z appartenente a una serie in via di costituzione: l’insieme T di tutti i romanzi scritti dal suddetto romanziere (e Dio solo sa quanti!). Ciò non alterava affatto il progetto iniziale: semplicemente, invece di parlare di 361 opere, si decise che la biblioteca essenziale avrebbe dovuto comporsi idealmente di 361 autori, sia che avessero scritto uno smilzo opuscolo o di che riempire un camion. La modifica risultò efficace per parecchi anni: ma arrivò il momento in cui apparve chiaro che certe opere - poniamo i romanzi del ciclo cavalleresco - non avevano autore o ne avevano più di uno, e che certi autori - i dadaisti, per esempio - non potevano essere separati gli uni dagli altri senza perdere automaticamente dall’80 al 90% di ciò che costituiva il loro interesse precipuo: si giunse così all’idea di una biblioteca limitata a 361 temi - il termine è vago, ma i gruppi che a volte ricopre lo sono altrettanto - e questo limite ha rigorosamente assolto fino a ora alla propria funzione.